Da Abbatto i Muri:
Nel West Yorkshire tira aria di censura in nome della difesa della dignità delle donne (vi ricorda niente?).
Un articolo del Telegraph titola: “Il Burlesque ‘svilisce le donne’, dice il Consiglio che vieta lo show!”
Da quel che ho capito la faccenda sta così: Il consiglio comunale della ridente Hebden Royd Town ha proibito che presso i locali del’Hebden Bridge Picture House si svolgesse uno spettacolo previsto tra quelli dell’Hebden Bridge Burlesque Festival durante il quale avrebbe dovuto esibirsi una artista internazionale del Burlesque. Motivo del divieto, ovviamente, il fatto che secondo alcune persone quella particolare forma d’arte sarebbe “umiliante per le donne“.
La richiesta d’uso di quei locali era stata fatta dagli organizzatori dell’evento perché era l’unico luogo abbastanza grande da contenere il pubblico che sicuramente sarebbe stato attratto dal nome della performer. Ma il consiglio della cittadina ha ritenuto che sarebbe stato “inaccettabile per una notevole quantità di persone.”
Una delle organizzatrici del festival ha ribadito che il burlesque è una forma d’arte legale e legittima ed era sorpresa del fatto che una istituzione si sostituisse alla libera scelta dei cittadini e delle cittadine di comprare o meno un biglietto per partecipare allo spettacolo. Tra l’altro si chiedeva quale fosse l’uso appropriato da farsi per un edificio che era lecito richiedere anche per quella particolare tipologia di manifestazione.
Annunciando che l’anno seguente nel festival sarà compreso anche uno spettacolo di burlesque al maschile ha ricordato come sia stata perfino respinta una mozione di un consigliere che si opponeva alla censura. Motivo dell’opposizione è stato che lo spettacolo ”suscita sentimenti forti, e molte persone che sollevano questioni di parità di genere pensano sia degradante per le donne“.
In Italia stiamo prendendo la stessa china, scivolosissima, bigotta e un po’ fascista, e per ogni volta che si sente parlare di difesa della dignità delle donne sono in programma censure e provvedimenti speciali di chi ritiene di avere il diritto/potere di imporre una morale a chiunque. Sarebbe forse il caso di riconsiderare un po’ di cose e di ridirigere le campagne antisessiste laddove il sessismo ci condanna a interpretare ruoli che rispondono a logiche di regime.
Se vi interessa leggere le puntate precedenti:
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