Femminismi
Manifesto panzon(a), anarcorporei (Il punk non sarà mai a dieta)
Categories: Femminismo a Sud

da http://missogina.perrogordo.cl/

La traduzione in italiano è di Fiona: grazie!!!

Manifesto Grassx(A)

manifesto panzon(a), anarcorporei

Il punk non sarà mai a dieta

il nostro corpo, il primo nemico è ora, nel presente grassx
perchè non si nasce grassx, si diventa..
e proclamiamo:
“alcune ragazze sono più grandi di altre”
siamo anarkorporei
noi proclamiamo;
che prima di tutto ri-costruiremo le nostre vite
partendo da quello che siamo, ciò che disturba
lo straripare del (la) maialx che vuole vivere
siamo golosx e tentatx,
puro eros, fatto piacere per la buona cucina e la festa
ci piace il calore che da il grasso nei giorni d’inverno
di fronte a una cultura della decenza, della bella presenza e della compostezza
noi siamo le trincee del fascismo/dittatura della pelle
Siamo vita straripante di piacere orale,
perché ci piace mangiare e non vogliamo reprimerci questo desiderio
solo per far piacere alla famiglia, all’amante sessuale di turno
o al capo che non mi assunse per brutta presenza
siamo la denuncia ambulante della contraddizione della democrazia dei corpi
costi quel che costi
perché i nostri piaceri stomacali non li negoziamo
Siamo quellx che non ci stanno a scomparire di fronte al dimagrimento delle differenze corporali
perchè essere grassx non è qualcosa di aneddotico, è politico, contro il sistema imposto.
Quello che non s’incastra, quello che eccede, quello che fa saltare limiti, cuciture e chiusure, sedili di bus, confini, finzioni, desideri.
Ecco le mie pieghe, qui sono i miei rotoli, questo è il mio corpo, quello inappropriato,
quello che apparentemente nessuno vuole scoparsi, questo corpo malato.
Parliamo come grassx, panzonx, dalle smagliature, dalla cellulite, dai rotoli unti e sebosi,
che percorrono i nostri corpi straripanti, l’eterno soprannome a scuola,
come proletarix della bellezza e della salute, più desiderantx che desiderabili
ora parlano le panzone transfemministe, radicali
perchè non basta distruggere il genere se non si fa anche saltare la normatività dei corpi.
Perchè in fondo, siamo ripugnanti per il tuo sistema fatto di vigore,
virilità, fecondità, forza (lavoro e militare).
Parliamo noi, i/le grassx che non mangiamo carne,
siamo quellx che crediamo che il razzismo, il sessismo, l’eterosessismo e lo specismo siano gabbie che bisogna distruggere.
Quelle che non vogliamo lavorare, che desideriamo smettere di essere, abortire. Quellx che non vogliamo procreare, scioperare.
Parliamo, noi, le grassi pelose, fetidi, le brutti, froci iperfemminili,
quellx che non si vedono nei porno, se non come feticci, le camioniste, le sciattone,
quelle che ruttano a tavola, ripugnanti, perturbanti, eccessivi, mai zitti nè impeccabili.
Eravamo la cicciottella simpatica, quella che nessuno invitava a ballare,
quella che mai riuscì a seguire una dieta,
quella vergognosa, quella che si copriva, la cicciona di merda, quella a cui sempre volevano chiudere la bocca, la porca, scrofa, obesa, palla di grasso, unta, balena,
il jaba, il bignè, il Gonzalo Cacere, la palla, pallone, palla di lardo.
Per tutti il nostro corpo è un grande globo deforme. Unto.
Perchè tuttx siamo potenziali panzone anoressici.
Non vogliamo modificarci o che ci accettino per “come siamo dentro” né ci auto-torturiamo con diete e esercizi estremi, vogliamo che i desideri si disimparino/ dimentichino e che il nostro corpo si trasformi in potenza di desiderio per il semplice fatto di essere corpo.
Parliamo per i grasse che ancora sono nello spazio del silenzio,
della vergogna, dello scherzo…
le invitiamo non a uscire dall’armadio delle taglie, bensì a distruggerlo..
Lo specchio non è un riflesso della realtà,
quello che vediamo in lui non è che una costruzione sociale che bisogna decostruire.
Tiriamo fuori gli artigli, ululiamo come lupe e usciamo dallo spazio del silenzio

OGGI GRASSA
IERI PUTTANA
DOMANI LUPO

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