Internazionale di questa settimana dedica un lungo articolo a bambin* che non si conformano verso il genere biologicamente dato o apparente che sia. In un mondo che forza, anche crudelmente, al rosa e al celeste ancor prima che la creatura sia messa al mondo, figuriamoci dopo…, loro sono dentro un’identità di genere fluida, irriducibile ai comportamenti socialmente previsti per l’essere maschio o l’essere femmina.
Ci piace pensare che questa meravigliosa fluidità, questo assecondare le proprie propensioni, dovrebbe essere la dimensione di tutt*, sicuramente il futuro evoluto della nostra specie.