Ci associamo alla campagna di boicottaggio dell’azienda lanciato dalle 240 lavoratrici licenziate via fax il 27 dicembre.
A casa per delocalizzazione. Che cosa sia lo si capisce bene dalla sincerità cristallina che emerge dal pezzo di intervista pubblicato qui.
Boicottare è umano (e giusto!), ma rilanciare è doveroso. Perché noi vogliamo che nessuna donna, né qui né in Serbia, né altrove sia sfruttata sul lavoro. Qui, la “marchionnatura” del bestiame (grazie sindacati!); là bestie e basta.
Boicotta Omsa, lascia il mandriano scalzo.