Femminismi
Bring back ourselves
Categories: Retroguard1a

UPDATE: molte delle ragazze scappate sono state rapite nuovamente, purtroppo, da quei pazzi. Altre sono vendute e fatte schiave in quel dell’Iraq da pazzi diversi ma uguali. Altre ancora vivono schiave di mariti violenti per assenza di reddito, contatti, lingua, documenti ed è anche colpa nostra, per tutte, comprese noi stesse.

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Dopo tanto tanto tempo torno su queste pagine online.

Avrei mille cazzi miei di cui scrivere, e anche di cazzi collettivi. Di alluvioni e frane emozionali, di notti passate insieme e della stanchezza delle mattine. Di lavoro e di quanto è brutto.

Invece risaluto queste pagine con una buona notizia, quella delle ragazze rapite da Boko Haram che sono tornate a casa, scappando dai rapitori.

Questo perché anche se a volte un aiuto esterno è utile e anche fondamentale, e anche se a essere sottoposte al controllo di dei pazzi stragisti non è uguale a stare qua sottoposte al controllo di un “figlio sano del patriarcato”, uscire dalla violenza è possibile.

Certo, per uscire dalla violenza a 360° ci vuole tanto da tutti, ma insomma, che queste cinquanta ragazze siano fuggite ai loro rapitori mi sembra una notizia degna di nota e da ricordare. Non c’è nessuno bring back our girls, le girls sono tornate a casa coi loro passi, in barba a qualsiasi carro armato statunitense…

Speriamo che ci riescano anche le altre, e non solo quelle prigioniere di Boko Haram!

(sì lo so, potevo essere più profonda, ma oggi è una di quelle giornate NO e non mi va, e sono tante le giornate no che non mi hanno fatto aggiornare queste pagine, spero che siano state abbastanza!)

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